Possagno è la patria del più grande scultore neoclassico Antonio Canova (Possagno 1 Novembre 1757 – Venezia 13 ottobre 1822). Scultore eccelso destinato al mondo che ha lasciato la sua grande eredità d’arte nella sua Casa Natale e, accanto, nella solenne Gipsoteca realizzata nel 1836, che raccoglie pressoché tutti i modelli originali delle sue sculture, i bozzetti in terracotta, i disegni, i dipinti.
Il percorso “della memoria” è stato voluto, qui sul Monte Palon, dal Gruppo Alpini Possagno per ricordare e onorare la memoria di quanti su queste cime del massiccio del Grappa hanno combattuto, hanno sofferto e sono caduti nei tragici eventi della Prima Guerra Mondiale e per riaffermare, soprattutto per le giovani generazioni, il valore primario della pace e della fratellanza tra i popoli.
Il recupero ha interessato il tratto che dal rifugio porta alla cima del Monte Palon da quota 1205m s.l.m. a quota 1306m s.l.m. con la riapertura di 1000m di trincee, 300m di gallerie e la sistemazione di alcuni baraccamenti e appostamenti.
In Possagno vi sono molteplici cave di pietra: di scaglia
rosa Carcoselle, San Rocco Rivelle; di scaglia Rossa sopra la fascia precedente
Cei, Masiere Alta, S. Rocco e Rivelle materiale questo importante da
costruzione nonostante le difficoltà di scavo. Queste di San Rocco erano le
cave di Giuseppe e Pietro Fornasier “Coesèl” che avevano laboratorio di
finitura in contrada Giaccò. La produzione era prevalentemente edilizia:
gradini, scale, pavimenti, muri e cordonate.